Quando si parla di empowerment femminile, si potrebbe avere la percezione – erronea – che le donne siano dei palloncini sgonfi in cui insufflare talento e competenze. Che si tratti dunque di potenziare qualcosa, aggiungendo qui e là gli ingredienti mancanti. Niente di più sbagliato. Perché l’empowerment è soprattutto una questione di incoraggiamento. Non servono poteri o crismi speciali da trasmettere all’universo femminile – occorrono solamente parole. E strumenti. Il resto, le donne sanno farlo da sé.
Virginia Brancato si racconta a Francesca Frassino
"SHE IS A SCIENTIST è un ombrello, dove conoscere e ripararsi” sono le parole che Virginia Brancato usa per descrivere l'associazione di cui facciamo parte. Ed è anche grazie lei, per il suo carico di parole gentili sempre pronto e per la sua abilità di far sentire le persone a proprio agio, se possiamo definire … Leggi tutto Virginia Brancato si racconta a Francesca Frassino
Uno sguardo sul mondo: Solar Sister(s), sorelle del sole e della solidarietà
Il mondo occidentale (qualunque cosa voglia dire quest’espressione) vanta una triste tradizione, esistita e persistita per secoli, nel guardare al continente africano con il paternalismo mascherato da solidarietà di quel fardello dell’uomo bianco di cui parlava Rudyard Kipling, il celebre autore de “Il libro della giungla”. Ma Katherine Lucey non è un uomo, e, quando ha deciso di fondare un’impresa sociale come Solar Sister per combattere la povertà energetica grazie all’empowerment delle imprenditrici africane, ha dimostrato ancora una volta quanto dirompente e rivoluzionario sappia essere il pensiero femminile.
Le ricercatrici che emigrano sono sempre di più. Ma è una buona notizia?
Una ricerca dell'università di Oxford ha osservato come il numero di scienziate che fanno ricerca all’estero sia continuato a salire negli ultimi anni. Trasferirsi, in quanto ricercatrici e lavoratrici, significa fare progressi sul piano della professione e della carriera, cosa che potrebbe ridurre il divario complessivo tra il numero di ricercatori donne e uomini.
Francesca Cappellaro: la transizione è collaborazione!
La transizione verde deve ripartire dalle parole. Siamo ormai abituati alla parola sostenibilità, entrata nel gergo quotidiano e sin troppo spesso usata a sproposito, eppure, comericorda Francesca con acume e prospettiva nel suo preziosissimo libro, neppure esisterebbe senza Gro Harlem Brundtland, donna medico e politico norvegese, che nel 1987 è stata presidente della Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo dell’ONU. È proprio nel rapporto “Our Common Future”, meglio noto come “Rapporto Brundtland”, infatti, che si parla di sviluppo sostenibile, provando ad immaginare qualcosa di diverso da quello “sviluppo senza progresso” tanto temuto da Pasolini, e cioè uno sviluppo tale da soddisfare i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere quelli delle generazioni future.
Marine Cornelis: senza giustizia, non c’è transizione green
Se Robin Hood vivesse nel mondo di oggi, se rubasse privilegi ai pochi per trasformarli in diritti per i molti, se cercasse di impedire che un’istanza irrorata di vita, coscienza e quotidianità come la transizione energetica divenisse una mera diversificazione nelle tecnologie e nelle strategie di profitto – allora sarebbe Marine Cornelis.
Rassegna W4SHE: Storie di donne e nuovi orizzonti energetici
Quando Aurore Dudka arriva in Italia per la prima volta, non ha idea di come la vita la condurrà a pavimentare il sentiero delle donne alla guida della transizione energetica. Aurore è appassionata, intuitiva, studia finanza ma abbandona quel mondo seguendo l’istinto, perché non è quella la sua vocazione. Ama insegnare, innaffiare i semi del pensiero, rendere fertile il terreno di conoscenza e coscienza. A lei, francese, l’Italia accade un po’ per scelta, un po’ per Destino: si innamora, di una persona, di un luogo – il Lago di Como -, e decide di restare. Vince il dottorato in Economic Sociology and Labour Studies dell’Università di Milano, e quel suo essere de facto un ponte tra due culture le dà una marcia in più nello studio delle comunità energetiche, già molto radicate nel tessuto sociale francese, meno in quello italiano, dove appaiono ancora come uno strano oggetto di cui nessuno sa granché.
W4RES: un progetto, una strada, una storia di donne
Associare le donne alla nascita è uno dei topoi più frequenti in qualunque tipo di narrazione, in qualunque cultura, mito, cosmogonia. Ma c’è un errore ricorrente, in tutte queste narrazioni, e consiste nel considerare la nascita un mero atto iniziale, e non una rinascita, un continuo divenire, uno sgorgare sempre nuovo – eppure ancora ed ancora lo stesso – della vita dalla vita. Energia rinnovabile significa esattamente questo, e considerare il ruolo giocato dalle donne nella crescita e nello sviluppo di una nuova mentalità energetica volta alla cura, alla protezione ed alla conservazione va ben oltre le semplici considerazioni di carattere socioeconomico concernenti la par condicio tra i generi.
Cosa ci dice il Report sulla parità di genere nell’UE del 2023 sulla situazione europea
Il 7 marzo 2023 la Commissione Europea ha pubblicato il report sulla parità di genere nell'Unione Europea. Il report fa il punto sulla situazione dell'UE e dei suoi Stati membri in materia di parità di genere, mette in evidenza i risultati dell'Unione nei settori chiave analizzati dalla Gender Equality Strategy 2020-2025 e fornisce esempi degli Stati membri e dei progetti finanziati dall'UE in questi settori, presentando le tendenze chiave e i dati disponibili più recenti.
LE INTELLIGENZE ARTIFICIALI POSSONO ESSERE SESSISTE? L’implicit bias dietro al funzionamento delle I.A.
DI GIORGIA CUBEDDU L’intelligenza artificiale nell’ultimo periodo è al centro di molti dibattiti che riguardano l’impatto etico del suo utilizzo in molti campi della vita. Non potrebbe essere altrimenti: l’IA, ovvero quel tipo di tecnologia che per definizione ha l’abilità di mostrare capacità umane quali ragionamento, apprendimento, pianificazione e creatività partendo dall’analisi e dalla rielaborazione … Leggi tutto LE INTELLIGENZE ARTIFICIALI POSSONO ESSERE SESSISTE? L’implicit bias dietro al funzionamento delle I.A.