di Nicole Ticchi
Indicatori di indicatori di parametri per i dati sul gendergap!
Ora che Corrado Guzzanti è tornato alla ribalta anche tra le nuove generazioni, è probabile che più persone capiscano questa battuta, ma se così non fosse #rieducationalchannel è il nome giusto per trovare una spiegazione 😉.
Fatta questa doverosa premessa, torniamo a noi.
Periodi intensi come questo, dove il dibattito sul gender gap nella scienza è tornato a popolare i media, sono preziosissimi per chi come noi ne studia la comunicazione e il fenomeno. Osserviamo il modo in cui se ne parla, chi ne parla e con quali toni: sono informazioni fondamentali anche per capire a quale grado di maturità è arrivato il dibattito nei diversi contesti.
In questo periodo ci siamo anche rese conto che la discussione sul fatto che il gender gap sia un dato di fatto e che le misure per colmarlo siano o utili o meno è ancora molto attiva. Questo emerge dai numerosi “secondo me” o dalle opinioni che girano e che, per quanto legittime, non possono avere tutte lo stesso peso quando si parla di fenomeni oggettivi. Gli spazi di discussione sono sacrosanti per portare alla luce problemi e noi stess* abbiamo deciso di crearne uno per raccogliere esperienze e percezioni, che consideriamo utilissime per promuovere un aumento di consapevolezza e un cambiamento culturale. Riteniamo però che anche su questo argomento, come per la salute, l’economia e la legge, le esperienze vadano integrate con prove scientifiche, che per fortuna sono sempre più numerose.
Però non è così facile come sembra, parlarne in maniera oggettiva.
Quante volte vi abbiamo detto che servono i dati per parlare di gender gap? Quasi quante sono le volte in cui abbiamo detto che i dati raccontano quello che chiediamo loro di raccontare e che investirli del sacro fuoco dell’oggettività non è la soluzione a tutti i mali. Dai dati non possiamo scappare, ma vanno gestiti bene, che hanno un’anima anche loro.
Come facciamo ad essere sicur* che raccontino tutta la realtà, ammesso che ciò sia possibile? E come decidiamo che dati usare, come raccoglierli, fra chi e dove per farci raccontare questa realtà?
Parliamo di gender gap, nella scienza ma non solo: da che parte vengono i dati che usiamo per monitorare la situazione? Le discipline che se ne occupano sono tante e concorrono tutte, nel loro insieme, a darci gli strumenti per leggere in maniera sempre più ampia e articolata la situazione. Strumenti che evolvono nel tempo, grazie all’evoluzione stessa nelle conoscenze delle singole materie e al modo in cui le elaboriamo. Questo, tra l’altro, è forse uno degli aspetti più stimolanti: osservare il cambiamento nel modo di monitorare il cambiamento. E sì, ancora una volta, torna il riferimento agli spingitori di spingitori di cavalieri, ma che possiamo farci. 🙂
Questo, comunque, succede in tutti i campi del sapere, anche nelle scienze dure. Non possiamo fare distinzione tra cosa serve di più e cosa di meno, tra materie di serie A e serie B, oggettive o no: sono tutte estremamente utili e ogni metodo utilizzato rappresenta un tassello importante. Neuroscienze, psicologia, statistica, sociologia, antropologia, biologia e tante altre: nelle indagini i numeri servono tanto quanto le parole ascoltate dalle singole persone e, insieme, ci danno un’idea di quanto altro c’è da mettere in campo per analizzare ancora meglio la situazione.
Il nostro gruppo nasce da persone che hanno affrontato studi scientifici in campi STEM e abbiamo avuto modo di approfondire le tematiche più legate alla società e il modo di studiarne le dinamiche quando è arrivato il momento di comunicare la scienza che avevamo tra le mani tutti i giorni. Lo scopo ora, per un tema come quello del gender gap e per proporre soluzioni e cambiamenti in positivo, è quello di esplorare sempre più questa multidisciplinarietà, che spesso coglie impreparate noi per prime. E la ricca community che si sta costruendo qui intorno offre spunti sempre più interessanti, che vorremmo sfruttare appieno per crescere e diventare sempre più consapevoli.
Se sei interessat* a partecipare a questa discussione scrivici, abbiamo bisogno anche della tua voce!