DI IRENE GRIFFONI

Il 7 marzo 2023 la Commissione Europea ha pubblicato il report sulla parità di genere nell’Unione Europea. Il report fa il punto sulla situazione dell’UE e dei suoi Stati membri in materia di parità di genere, mette in evidenza i risultati dell’Unione nei settori chiave analizzati dalla Gender Equality Strategy 2020-2025 e fornisce esempi degli Stati membri e dei progetti finanziati dall’UE in questi settori, presentando le tendenze chiave e i dati disponibili più recenti.

Nel rapporto, l’Osservatorio sull’istruzione e la formazione dell’UE ha ancora una volta evidenziato come le donne superano gli uomini praticamente in tutte le statistiche sull’istruzione a livello dell’UE. Nel 2021 la percentuale di donne che ottengono un livello di istruzione terziaria è stata del 46,8%, contro il 35,7% degli uomini. Ciò non ha tuttavia portato all’eliminazione, o alla riduzione, delle disparità occupazionali, del divario retributivo di genere o della quota squilibrata del lavoro di cura.

La parità di genere nei settori STEM è stata analizzata nel report nella sezione dedicata alla discussione di come raggiungere una partecipazione paritaria nei diversi settori dell’economia. È stato rilevato come la gender segregation, vale a dire la distribuzione impari di uomini e donne tra i diversi settori e campi di studio, rimane profondamente radicata nell’UE. La gender segregation non fa altro che inasprire gli stereotipi di genere, che a loro volta influenzano le scelte nell’istruzione, andando poi a limitare le carriere professionali. Qui si può vedere come la percentuale di donne laureate nelle discipline STEM è costantemente inferiore a quella degli uomini, e relativamente stabile: il rapporto è due uomini laureati in STEM per ogni donna. Il rapporto migliora leggermente a livelli di istruzione più alti: ci sono infatti 1,5 uomini per ogni donna nei master, e 1,8 uomini per ogni donna nei dottorati di ricerca.

Come mostra anche She Figures, un report dell’UE riguardo la ricerca e l’innovazione sull’uguaglianza di genere in Europa e oltre, il divario di genere aumenta con l’aumentare dei livelli di anzianità: il 35% delle posizioni di grado C (il livello base per un neodottoratə in un istituto o azienda) è ricoperto da donne, ma solo il 19% delle donne ricoprono posizioni di livello A, come possono essere quella di professoressa ordinaria nei campi STEM.

Riguardo l’orientamento delle ragazze e delle donne verso le carriere STEM sono segnalati due esempi positivi dall’est Europa, vale a dire il Greek Innovation Lab for Women (#GIL4W, o Κέντρο Καινοτομίας για τις Γυναίκες) in Grecia, creato nel 2022, che mira a sostenere e a promuovere la ricerca e l’imprenditorialità femminile in Grecia, a rafforzare i campi STEM nell’istruzione e affrontare la sottorappresentazione di donne nella scienza. In Ungheria, invece, la strategia nazionale per la promozione della parità di genere mira a promuovere l’orientamento delle ragazze verso le STEM, organizzando sessioni di orientamento professionale.

Tornando a livello europeo, il Digital Decade Policy Programme 2020 fissa l’obiettivo di raddoppiare il numero di professionisti ICT (Information and communication technologies), promuovendo l’accesso delle donne al campo; anche grazie al Digital education action plan, che mira a migliorare la competenza digitale e imprenditoriale di ragazze e donne, che include un programma di apprendimento online gratuito (Girls Go Circular) che è già stato utilizzato da 20.000 ragazze.

Istruzione

Nell’ambito dell’istruzione, il programma Erasmus+ 2021-2027, che promuove il pieno rispetto del diritto alla parità tra donne e uomini, ha finanziato una serie di iniziative. La strategia europea per le università dà la priorità a migliorare la parità di genere degli studenti e del personale accademico. I vari progetti e iniziative che la Commissione sta sostenendo in linea con la strategia europea per le università si possono trovare in una scheda informativa pubblicata in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza 2023.

La coalizione EU STEM, una rete a livello dell’UE, lavora per costruire una migliore istruzione STEM in Europa. Molti gemellaggi tra università europee stanno affrontando la sfida STEM come parte delle loro strategie. Ad esempio, nel 2022, il gemellaggio EUT+ tra le università europee ha lanciato il manifesto “Women in Tech“. La Commissione sostiene le ragazze e le donne attraverso una serie di festival ESTEAM (imprenditorialità + STEAM, vale a dire il connubio tra discipline STEM e discipline umanistiche) e comunità online il cui obiettivo è migliorare le loro competenze digitali e imprenditoriali, e incoraggiarle a studiare e intraprendere una carriera in ESTEAM.

Imprenditoria

A livello europeo, sono diverse le iniziative dedicate all’impreditoria femminile: nel 2022, l’Istituto europeo per l’innovazione e la tecnologia ha lanciato un’attività inter-KCI (Knowledge and Innovation Community) denominata Supernovas, dedicata all’imprenditoria femminile. Questo sostegno mira a migliorare la parità di genere nell’imprenditoria facendo in modo che ci siano più donne negli ambienti high-tech e deep-tech, e che più donne possano far crescere le proprie imprese e ricevere finanziamenti.

Inoltre, il progetto pilota “GEM” – Empower Girls to Embrace their Digital and Entrepreneurial Potential gestisce due campi estivi in 10 paesi e ha istituito una rete GEM europea di scuole, università, istituti di istruzione superiore, per scambiarsi le migliori pratiche per sostenere le ragazze nell’istruzione, negli studi e nelle carriere STEM.

La Commissione ha poi sponsorizzato WEgate, una piattaforma europea che aiuta a creare reali opportunità per le donne di creare business, espandere la loro rete di contatti e imparare come raggiungere il loro pieno potenziale. Poiché le donne hanno accesso a reti di contatti più piccole e meno efficienti, che includono principalmente familiari ed amici, la missione di WEgate è quella di mettere in contatto le donne imprenditrici con altre donne con cui potrebbero fare affari,  per supportare queste organizzazioni. In questa iniziativa c’è EWA (Empowering Women in Agri-food), un programma di incubazione della durata di 6 mesi che racchiude formazione specifica e tutoraggio personalizzato per promuovere l’imprenditoria femminile nel settore agroalimentare. Allo stesso modo, il programma LEADERSwomen innovators in manufacturing sostiene le donne innovatrici (ovvero professioniste, ricercatrici, imprenditrici) nello sviluppo di soluzioni per affrontare le sfide legate alla produzione, in particolare nelle regioni e nei paesi con una modesta performance innovativa. Inoltre, l’Accademia per la Politica dell’Imprenditoria Giovanile è stata commissionata per il 2022, con avvio all’inizio del 2023, e si concentra in particolare sull’imprenditoria femminile.

Per quanto riguarda la mobilità urbana, il progetto Women in Urban Mobility si concentra sulla sensibilizzazione alle prospettive femminili e alla parità di genere in questo settore. Il programma Female Innovators in Urban Mobility ha l’obiettivo di dare alle donne una forma mentis imprenditoriale e le competenze per acquisire leadership, e fare passi in avanti nella loro carriera. Nel novembre 2022 la Commissione ha lanciato una nuova rete of Diversity Ambassadors in Transport, che mira a sensibilizzare su misure, iniziative o azioni che promuovono l’uguaglianza, la diversità e l’inclusività nella forza lavoro dei trasporti.

Infine, nell’ambito del fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura 2021-2027, la Commissione ha lanciato nel maggio 2022 un nuovo invito dedicato alle donne nell’economia blu. Questo invito mira ad aumentare la partecipazione delle donne all’economia blu, promuovere l’uguaglianza di genere e promuovere la leadership delle donne. La Commissione ha inoltre favorito la parità di genere negli organi consultivi poiché, nonostante il fatto che le donne abbiano un ruolo importante nella pesca (vale a dire nella catena di approvvigionamento, nella preparazione delle reti e nella vendita), sono spesso invisibili o sottovalutate semplicemente perché non sono così presenti, e quindi visibili, a bordo dei pescherecci.

Quindi?

La parità di genere è un punto fondamentale per la Commissione Europea. Molteplici iniziative e programmi sono stati lanciati negli ultimi anni con l’obiettivo di eradicare le disparità occupazionali, per promuovere una istruzione e formazione più equa per i cittadini e le cittadine dell’Unione Europea. Il lavoro da fare è senza dubbio ancora molto, e purtroppo non abbiamo già conquistato l’obiettivo finale di una Unione Europea con pari opportunità e pari retribuzione. Ma ci sono segnali positivi, come sono stati evidenziati da questo report: la creazione di progetti e imprese che hanno vedono le donne al centro dei propri obiettivi, e sopratutto piani per mettere tutto ciò in pratica. La parità di genere rimane quindi qualcosa per cui noi cittadine e cittadini dobbiamo lavorare e lottare, ma con la consapevolezza che le istituzioni dell’UE hanno questo obiettivo a cuore quanto noi.

Sitografia:

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