In questo studio della University of South Australia si mette in luce come gli stereotipi veicolati dai media restituiscano a bambini e ragazzi un’immagine di chi fa scienza distorta e poco realistica.

Si parla tanto di gender gap nella scienza e del fatto che è necessario incentivare le bambine a intraprendere percorsi scientifici. 

Ma si tratta solo di una questione di genere

Ci sono diversi studi che indagano il ruolo degli stereotipi nell’infanzia e che attribuiscono loro un ruolo importante nel modo in cui maschi e femmine vengono influenzati nell’approccio alle varie discipline.

Oggi alcuni studi suggeriscono di guardare a monte, prima ancora che si arrivi a parlare di questa separazione legata al genere.

Questo perché i media veicolano stereotipi che ci restituiscono un’immagine di chi fa scienza, ormai ben impressa nelle menti di tutti noi: camice bianco, esperimenti pericolosi, personaggi strani, sicuramente eccentrici, esplosioni.

Ma noi sappiamo che la scienza non è solo questo.

In una ricerca condotta su questo tema è emerso che gli stereotipi influenzano la percezione dei giovani nei confronti degli scienziati, al punto che, nonostante molti apprezzino la scienza, pochi di loro sono interessati a perseguirla come una carriera.

Questo è un dato importante, perché comprendere come gli stereotipi possano influenzare le aspirazioni di carriera dei bambini è importante per affrontare la carenza di competenze nella scienza, nella tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) a tutto tondo, prima ancora di arrivare a parlare di gender gap.

Il problema con gli stereotipi è che tendono ad attaccarsi, quindi quello che stiamo vedendo con gli studenti delle scuole elementari è che le loro percezioni di scienza e scienziati stanno influenzando le loro idee di future carriere.

LO STUDIO

In questo studio, i ricercatori hanno intervistato 45 studenti delle scuole primarie (29 maschi e 16 femmine) di quarta elementare (9-10 anni), in sei scuole diverse per condizioni economiche e geografiche. Ai bambini è stato chiesto 

  • che lavoro che avrebbero voluto fare da grandi; 
  • se volessero essere scienziati/scienziate; 
  • che tipo di lavoro svolge uno scienziato/a; 
  • e che aspetto potrebbe avere uno scienziato/a.

I RISULTATI

  • La maggior parte degli studenti (55 per cento) con cui i conduttori dello studio hanno parlato non aspirava a diventare uno scienziato; 
  • sei erano indecisi;
  • 13 hanno detto che avrebbero preso fortemente in considerazione un lavoro come scienziato. 
  • Quasi il 40% degli studenti ha dichiarato di non “amare” la scienza e che era “noiosa” o “strana”.

Una scoperta incoraggiante è stata che la maggior parte degli studenti non vedeva il genere come un fattore determinante per uno scienziato, con solo due studenti che affermavano che uno scienziato era “di solito un uomo”. La maggior parte dei bambini ha affermato che la scienza potrebbe essere una carriera per una donna o un uomo e questo dimostra quanti progressi si siano fatti in termini di genere.

ATTENZIONE!

Dobbiamo uscire dallo stereotipo di come vengono rappresentati scienziate e scienziati e dalle immagini che li vogliono come persone che indossano camici bianchi e occhiali protettivi e fanno esperimenti di laboratorio, perlopiù esplosivi.

La barriera da affrontare e decostruire è l’idea che la scienza sia” strana “,” insolita “,” pericolosa, proprio perché ancora molti bambini ritengono che una carriera scientifica possa essere troppo difficile da raggiungere o inusuale.

Per citare la responsabile che ha condotto lo studio,  ”questi sono due passi avanti, un passo indietro: gli stereotipi di genere potrebbero essere in declino, ma abbiamo ancora molta strada da fare se vogliamo che i bambini comprendano il ruolo di uno scienziato moderno”.

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