Se le donne diventano ben rappresentate in una professione, significa che l’uguaglianza è stata raggiunta?
E che i problemi di bias sono stati risolti?
Per rispondere a questa domanda sono stati effettuati alcuni studi, in particolare in un’area che era dominata in passato da uomini e che ora vede invece una crescente partecipazione femminile: la della medicina veterinaria.
In particolare, hanno verificato se coloro che credono che le donne nel loro campo non affrontino più pregiudizi, non siano forse i più inclini a trasmettere percezioni distorte in questo senso.
Uno di questi studi, randomizzato in doppio cieco, dimostra che i pregiudizi persistono anche quando le donne diventano ben rappresentate.
Un fatto interessante è che proprio coloro che pensavano che il loro pregiudizio non si stesse verificando nel proprio campo di competenza ne erano i driver principali.
Lo studio stato svolto da un team dell’Università di Exeter che si occupa di studi relativi a psicologia e percezione di fenomeni legati al genere.
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